Biodanza Per Genitori e Bambini
di Monica Turco
La Biodanza per genitori e bambini realizzata con regolarità, è un momento altamente strutturante della relazione tra i genitori e i loro figli e altrettanto tra i fratelli che vi partecipano.
L’obiettivo principale sarà quello di gioire nel gruppo insieme ai propri familiari, dove lo scambio e la condivisione tra le famiglie possa essere l’opportunità per attivare, trasformare e migliorare il rapporto del nucleo familiare. Inoltre, il permesso di scoprire, sviluppare e rafforzare i potenziali del bambino attraverso la condivisione affettuosa è un compito che riguarda principalmente il genitore. Attraverso la danza, la musica e l’incontro con le altre persone, si apre un ventaglio di immense possibilità, si scoprono capacità insospettate e ci si conosce nella essenziale gestualità, ciò rende l’incontro ricco di vissuti.
Il compito del facilitatore in Biodanza sarà quello di accompagnare i genitori a trovare i diversi modi di rispondere alle dinamiche espressive dei figli, sia attraverso l’attesa, l’accettazione e la possibilità di dare limiti decisi e dolci, aprendo uno spazio che permetta di sciogliere la ripetitività delle modalità comunicative già incorporate, creandone nuove in ogni momento affinché possano raggiungere l’incontro.
Durante le danze di incontro e scambio, il genitore scopre come accettare le risposte del bambino, inizia a trovare le modalità di condivisione con il linguaggio che il bambino è in grado di incorporare e, si sensibilizza di fronte alle risposte del bambino. I genitori danzano e giocano con i loro figli e anche quelli degli altri, senza dover acquisire una postura infantile, bensì, è l’espressione che si adegua al linguaggio del bambino conservando la maturità dell’adulto. Queste semplici regole sarà lo sviluppo del percorso di scoperta di una nuova relazione.
L’ambiente di fiducia, priva di giudizi, permetterà ai genitori di sommergersi in una espansione della loro espressività e autenticità.
La Biodanza permette di ricuperare l’essenza del nostro “essere” nella vita, per ciò non si tratterà di trovare il “bambino interiore”, ma scoprire la nostra purezza essenziale ed esprimerla in tutto ciò che siamo ora.
Quello che spesso spaventa un genitore è seguire il movimento, ed essere adeguato alle proposte, l’imbarazzo può essere scoraggiante. E’ proprio in questi momenti che l’adulto trova nuovi modi di esprimersi perché, ci sono tante modalità di partecipazione, ad esempio: stare seduto in un modo attivo, dove si potrà danzare con le braccia, con l’espressione del viso, seguire il proprio figlio e gli altri bambini con lo sguardo.
Si tratta quindi di dare le possibilità che serviranno al bambino come guida per migliorare ed espandere la sua espressione e sviluppare, innanzitutto, la sua identità.
Questo articolo è stato pubblicato il venerdì, 4 dicembre 2009 alle 09:40 e classificato in Educazione biocentrica. È possibile seguire tutte le repliche a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. I commenti sono attualmente chiusi, ma puoi fare il trackback dal tuo sito.